Rossano: Formazione fuori classe, studenti San Nilo entusiasti
S.PIZZUTI:CONFRONTO
INTERCULTURALE PREZIOSO
CAMPAGNA ROSSANESE CONQUISTA RICERCARTICI UNISG
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Rossano - Un confronto diretto ed all’aperto, così
vivace, ricco e stimolante con esperienze individuali e di formazione diverse
tra loro, può valere molto di più che una semplice ora di una tradizionale lezione
in classe. Il dialogo interculturale è prezioso e va incoraggiato sempre. E’ stata,
questa, la sensazione condivisa e manifestata, sia dagli studenti della quarta
sezione A del Liceo Classico San Nilo di Rossano che dalla loro docente Stella
PIZZUTI (assessore alla cultura del Comune di Rossano), al termine
dell’incontro con le 10 studentesse dell’Università di Scienze Gastronomiche di
Pollenzo (UNISG), ospitate in Città nell’ambito del Master in food culture and communications.
Scambio di vedute
e riflessioni anche in lingua inglese, condivisione di percorsi scolastici ed
universitari, suggerimenti e suggestioni su scelte professionali e passioni da
assecondare, l’invito al viaggio come metodo di conoscenza e di autoformazione. Il proficuo faccia a faccia tra gli
studenti rossanesi e le 10 aspiranti gastronome venute da tutto il mondo
per formarsi nell’Italia del gusto, svoltosi nel Caffè Storico TAGLIAFERRI è stato promosso dalla Condotta Slow Food Sibaritide-Pollino
in collaborazione con la professoressa PIZZUTI
e con il dirigente dell’IIS Francesco
OCCHIUTO, sempre sensibili ad iniziative di promozione e scambio interculturale,
fuori e dentro l’Istituto.
Dalla Città alta,
col suo patrimonio artistico e culturale, alle campagne rossanesi e limitrofe,
custodi di un patrimonio identitario non
meno affascinante, ricco ed importante, al quale guardare anzi con attenzione
diversa, anche e soprattutto in tema di politiche per i turismi. La carovana di Slow Food, con le dieci ospiti internazionali,
guidata da Cristiana SMURRA e da Renato NASSINI, dal centro storico si è
quindi spostata in due aziende del
territorio: LA SULLA di Vicenzo
BRUNETTI e BIOSMURRA di Marina SMURRA. La delegazione ha avuto modo di
assistere e partecipare a diversi momenti: la preparazione della ricotta, la mungitura
delle mucche, l’allevamento del
maiale nero, la raccolta delle
arance, la trasformazione delle clementine. Ovviamente degustando e
interfacciandosi su caratteristiche animali, di prodotto e su metodi e tecniche
usate nelle diverse colture o per gli allevamenti. Giornata, la quarta del tour
nella Sibaritide e nel Crotonese, promossa a pieni voti dalla troupe al
femminile alla scoperta della Calabria.
Si è partiti proprio dall’azienda di Podolica “LA SULLA” di Vincenzo BRUNETTI situata nel territorio di Paludi. L’accoglienza riservata dal giovane imprenditore agricolo è
stata emozionante: tutte con le mani in
pasta a preparare la ricotta! Un’esperienza
autentica che ha colpito le giovani ospiti. Tante domande e molto feedback.
Sono queste finestre sull’identità agricola – hanno condiviso le studentesse nel
giro e nel dibattito – ciò che, insieme al resto, può attrarre il viaggiatore.
A seguire, scoperta della podolica,
presidio slow food. Dopo un interessante confronto sulle origini della razza
calabrese e sulle qualità dell’imponente animale le ragazze sono passate alla mungitura vera e propria. Dalla teoria
alla pratica, una full immersion, utile, interessante ed efficace. Un successo!
Nel pomeriggio, passaggio di
testimone all’azienda BIOSMURRA nella
valle del Colagnati, insieme a Pier
Francesco CORTESE, titolare dell’omonima azienda agricola. Con due iniziali
momenti di confronto tecnico, nell'agrumeto:
il primo animato dal dottore agronomo Dario
MARINO sulla tipologia della terra, le caratteristiche micro ambientali, la
potatura e l'irrigazione; il secondo da Marina
SMURRA su processi e metodi di distribuzione e commercializzazione del
prodotto, con particolare attenzione al fenomeno delle reti solidali tra produttori e consumatori. A seguire, la
degustazione dei prodotti trasformati: conserve e succhi di clementine 100%. – In
entrambe le realtà aziendali, confrontandosi con due generazioni alla guida:
genitori e figli, le giovani
ricercatrici hanno apprezzato soprattutto l’atmosfera familiare e
l’aggancio convinto e autentico alle tradizioni ed all’identità in tutta la
filiera produttiva. La ricca giornata si è chiusa con un’amichevole cena identitaria ospitata nella cantina
storica guidata dai coniugi MORELLO
nel cuore del centro storico alla presenza di numerosi soci Slow Food della
condotta Sibaritide – Pollino.
Rossano: Formazione fuori classe, studenti San Nilo entusiasti
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