TLC, società perdono clienti con roaming
Il 28% spegne cell
quando va all'estero
-
La Commissione europea calcola che le società
di telecomunicazioni si stanno lasciando sfuggire un mercato di circa 300
milioni di utenti a causa delle attuali politiche dei prezzi, con effetti
negativi per altre imprese, come quelle che producono app.
Mentre
si espande rapidamente l’uso del cellulare nel proprio paese, soprattutto per
collegarsi alla rete, secondo i risultati dell’indagine a causa dei prezzi del
roaming:
- il 47% degli utenti non userebbe mai il
cellulare per collegarsi a internet in un altro paese dell’UE;
- solo 1 utente su 10 consulterebbe le e-mail
come se fosse a casa;
- più di un quarto degli utenti semplicemente
spegne il cellulare quando viaggia all’interno dell’UE;
- milioni di persone inviano SMS, invece di
spendere per telefonare.
Rispetto
a chi si sposta occasionalmente, è più probabile che proprio i viaggiatori più
assidui, ossia la fetta più redditizia di questo potenziale mercato,
disattivino il traffico dati del cellulare quando sono in roaming. La
Commissione attribuisce questo fenomeno al fatto che i viaggiatori abituali
sono meglio informati sui costi reali del traffico dati in roaming in Europa
rispetto a coloro che viaggiano meno spesso.
Neelie KROES, Vicepresidente della Commissione europea,
ha dichiarato: “Queste cifre sono francamente impressionanti. È evidente che
dobbiamo completare l’opera eliminando i costi del roaming. I consumatori
riducono all’osso l’uso del cellulare, comportamento che non ha alcun senso
nemmeno dal punto di vista delle compagnie telefoniche.”
“Non
è soltanto un braccio di ferro tra vacanzieri e società di telecomunicazioni.
Gravando milioni di imprese di costi supplementari e facendo perdere profitti
alle società che producono app, il roaming non ha senso in un mercato unico, è
una follia a livello economico.”
Mentre
l’economia europea delle app è in piena
espansione (IP/14/145), i costi del roaming sono un freno per questo nuovo
settore. Sono particolarmente svantaggiate le applicazioni che riguardano le
guide di viaggio, le mappe e le foto.
E i
consumatori riducono l’uso del cellulare non soltanto quando sono all’estero:
si pensi che anche nel suo stesso paese il 70% degli utenti che telefona in
altri Stati dell’UE limita le chiamate a causa dei costi.
Telefonare nell’UE
L’indagine
commissionata dalla Commissione europea rivela che il 28% di coloro che
viaggiano nell’UE spegne il telefono cellulare quando si reca in un altro
paese. Soltanto l’8% dei viaggiatori
chiama con il cellulare all’estero usandolo come se fosse a casa, mentre 3
utenti su 10 non usano mai il cellulare quando sono in viaggio in un altro
paese.
Meglio un SMS che una telefonata
Quando
si trovano all’estero, le persone che inviano SMS sono un po’ più
numerose di quelle che telefonano: 2 su 10 inviano SMS come se fossero nel
loro paese. L’indagine denuncia che un quarto dei viaggiatori non invia mai SMS
quando si reca in un altro paese dell’UE.
All’estero la connessione a internet dal
cellulare viene disattivata
Le
cifre relative alla connessione a internet con il cellulare all’estero sono
ancora più catastrofiche. Il 47% degli intervistati, cioè la maggioranza, non
userebbe mai il cellulare per leggere le e-mail e andare su internet in un
altro paese dell’UE; soltanto 1 utente su 10 consulterebbe le e-mail come se
fosse nel suo paese e soltanto 1 su 20 utilizzerebbe i media sociali come se
fosse a casa.
Inoltre,
rispetto ai viaggiatori occasionali (16%), è più probabile che proprio i
viaggiatori abituali (33%) disattivino il traffico dati del cellulare quando
sono in roaming. L’indagine giustifica questo divario così ampio con il fatto
che i viaggiatori più assidui sono meglio informati sui costi reali del
traffico dati in roaming in Europa rispetto a coloro che viaggiano meno spesso.
Eppure,
grazie ai regolamenti in vigore in materia di roaming e a prezzi più bassi, in
tutta l’UE abbiamo assistito, a partire dal 2008, a un incremento sorprendente
dell’uso del traffico dati in roaming pari al 1 500%. Tenendo conto del fatto
che anche nei paesi di origine si assiste a una crescita della diffusione e
dell’uso dei servizi di traffico dati, preoccupa il fatto che molti utenti
riducano l’uso di tali servizi, il che dimostra che si sta sprecando
un’opportunità di crescita per l’emergente economia delle app e per gli
operatori di telefonia mobile.
E gli italiani? Come si comportano
all'estero?
Il
18% degli italiani decide di spegnere completamente il telefono quando si trova
all'estero, il 19% spegne solamente il roaming mentre il 33%, contro il 18%
della media europea decide di attivare un piano speciale per l'estero offerto
dalla propria compagnia telefonica. Rispetto alla media dei 28 paesi dell'UE,
gli italiani continuano ad effettuare chiamate, il 14% effettua telefonate come
nel proprio paese e solo il 24% non fa alcun tipo di chiamata. Il 31% degli italiani, poi, non userebbe mai
il telefono per leggere, per ricevere le mail o semplicemente per andare su
internet mentre 2 italiani su 10 dicono di usare internet all'estero quanto nel
proprio paese. Anche all'estero non riusciamo a rinunciare a social network. Il
15% degli italiani li visita anche all'estero e il 50% dichiara di controllarli
solamente in modo meno frequente rispetto all'Italia, contro una media europea
del 32%.
Servizi
di telecomunicazione nell’UE accessibili a tutti
La proposta legislativa della Commissione per un Continente connesso (MEMO/13/779) chiede ai legislatori dell’Unione europea
(Parlamento europeo e Consiglio) di
realizzare un mercato unico della telefonia e della navigazione su internet.
L’obiettivo è escogitare una combinazione di incentivi di mercato e di obblighi
normativi che induca gli operatori della telefonia mobile a estendere le
offerte e i piani tariffari nazionali per permettere ai loro clienti, entro il
2016, di utilizzare il cellulare o lo smartphone in tutti i paesi dell’UE alle
tariffe nazionali (“parla ovunque come a casa”). La normativa adottata nel 2012
prevede che i clienti abbiano anche diritto, a partire da luglio 2014, ad
abbandonare il loro operatore nazionale quando vanno all’estero per passare o a
un operatore del paese visitato che offre servizi di roaming meno costosi, o a
un fornitore di roaming concorrente del paese di origine, senza cambiare la
scheda SIM.
L’obiettivo
è creare un vero spazio europeo delle telecomunicazioni riducendo, per poi
eliminare del tutto, le differenze tra le tariffe applicate alle chiamate
nazionali, in roaming o intra-UE.
Recenti riduzioni di prezzo
Il
problema del roaming era ancora più sentito alcuni anni fa, prima
dell’introduzione nel 2008 dei tetti tariffari. Da allora i consumatori hanno
beneficiato:
di
una riduzione del prezzo al dettaglio dell’80% per chiamate e SMS;
di
tariffe per il traffico dati in roaming più basse anche del 91%.
In
Francia l’eliminazione dei costi del roaming di cui godono ora quasi tutti i
consumatori dimostra che per le compagnie telefoniche è possibile offrire piani
tariffari validi in tutta l’UE allo stesso prezzo.
TLC, società perdono clienti con roaming
Reviewed by Redazione R. e D.
on
09:31
Rating:
Nessun commento: