Rossano: sconfitta per il Sindaco e per la Magnolia

Il Tribunale di Rossano, con competenza e solerzia, in funzione di Giudice del lavoro, nella persona del Magistrato Dott. Ambrogio Colombo, ha emesso la Sentenza Contestuale con la quale rigetta l’opposizione della Cooperativa Magnolia confermando il Decreto del Giudice di condanna della stessa all’annullamento dei licenziamenti ed alla reintegra delle lavoratrici nel loro posto di lavoro.
La stessa Sentenza condanna la Magnolia alla rifusione delle spese in favore dell’Avvocato Vincenzo Varcasia, difensore del Sindacato, al quale esprimiamo tutta la nostra stima e riconoscenza per l’Alta competenza dimostrata nel contenzioso con la Magnolia ed in generale in difesa delle lavoratrici e dei lavoratori di tutti i settori.
Fin dall’inizio abbiamo denunciato le gravi responsabilità del Sindaco, della sua Amministrazione e della Magnolia che dietro lo schermo della procedura di licenziamento collettivo si celavano e si celano manovre poco limpide di matrice discriminatoria e di allontanamento di lavoratrici “scomode”. La Magnolia oramai ha fatto della illegalita’ la sua ragion d’essere con il lavoro nero, il mancato versamento dei contributi,il mancato pagamento delle retribuzioni e del trattamento di fine rapporto, del mancato rispetto del contratto di appalto, della mancata osservanza dei provvedimenti giudiziari e della mancata reintegra.
Si pone il problema di un’azienda che ha distrutto la sua immagine pur di licenziare ben individuate lavoratrici e pur di andare contro il Sindacato con i risultati fin qui registrati di condanna della propria condotta illegittima.
Domanda:è valsa la pena di fare tutto ciò o è arrivato il momento di fermarsi e riflettere?
Il nostro obiettivo è solo quello del mantenimento del posto di lavoro per tutte le lavoratrici.
I fatti ed i confermati provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria ci stanno dando ragione;da un Decreto siamo passati ad una Sentenza che per competenza, sapienza , chiarezza e profilo giuridico possiamo definire a prova di Cassazione a Sezioni Unite per l’Alta professionalità del Giudice Colombo.
Nonostante questi provvedimenti, nonostante le nostre puntuali e circostanziate denunce ed istanze presentate al Sindaco ed ai Dirigenti, in spregio all’Autorità Giudiziaria, il Comune di Rossano imperterrito continua ad operare illegalmente, dimenticandosi di essere solidalmente responsabile con la ditta appaltatrice.
Per quanto ci riguarda abbiamo attivato e continueremo ad attivare tutte le procedure di legge in sede civile,penale ed amministrativa contro il Sindaco e la Cooperativa Magnolia per le gravi responsabilità e per le illegalità di cui la vicenda è abbondantemente connotata.
Nessuna risposta scritta ad oggi abbiamo ricevuto dal Comune, il quale continua a sfornare determine relative al pagamento del servizio intrise di illeciti contabili, pur di non riconoscere i diritti delle lavoratrici licenziate illegittimamente ed illegalmente.
Nei giorni scorsi abbiamo appreso dalla stampa che vivono a Rossano due consiglieri provinciali e che gli stessi si dimenticano di essere al governo della città.
Al Sindaco, il quale dovrebbe evitare di passare alla cronaca (o alla storia?) come “il Sindaco dei marciapiedi” per la mole di manufatti di tal genere in costruzione,, che si caratterizza per la proterva volontà di scontro e latitanza rispetto al confronto con il Sindacato e con le lavoratrici, chiediamo un attento esame di coscienza ed il riconoscimento delle proprie responsabilità rispetto ai licenziamenti ordinati ed effettuati.
Ogni impegno amministrativo deve essere caratterizzato da spirito costruttivo e di mediazione, dall’umiltà di confrontarsi con tutte le parti, ascoltando i consigli delle Autorità preposte e di Autorevoli esponenti politici della propria parte, rifuggendo da atteggiamenti arroganti e da inconcludenti “bracci di ferro”.
La risoluzione positiva del problema non vedrà prevalere questa o l’altra parte in contrapposizione, ma solamente l’affermarsi dei diritti dei diversamente abili e delle lavoratrici interessate. E del buonsenso, VIVADDIO !!.
Noi non ci fermeremo davanti a niente ed a nessuno, confortati ed incoraggiati dai provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria, dalla Direzione del lavoro e dall’INPS.
Per l’ennesima volta chiediamo un confronto aperto, leale e sincero con il Sindaco