Saracena: Orti mastromarchi e albergo diffuso
Esperienza Saracena a Workshop Bisp 2013
Ass.Gagliardi: riqualificazione borgo nostra priorità
-
Centro storico, riqualificazione degli Orti Mastromarchi e progetto
albergo diffuso. Restituzione al pubblico di un luogo
chiuso e abbandonato prima, con la realizzazione di un polo culturale nel cuore
del centro storico dopo. È questa l’esperienza del Paese del Moscato Passito
portata all’attenzione del laboratorio dal titolo “Identità: lo spazio
pubblico nei centri storici minori” inserito all’interno del programma della II
BIENNALE DELLO SPAZIO PUBBLICO 2013 tenutosi a Morano nei giorni scorsi.
Una 3 giorni di incontri , dibattiti analisi, proposte e soluzioni al problema dei centri
storici minori.
A darne notizia è l’assessore alla comunicazione istituzionale e al marketing territoriale Giovanni GAGLIARDI ospite dell’evento insieme all’architetto Raffaele GUARAGNA. Nel corso della manifestazione, tenutasi nell’ex asilo della Vittoria, l’assessore ha illustrato le politiche che l’amministrazione ha già messo in campo e sulle quali continua a lavorare per la riqualificazione del borgo antico.
Lo sviluppo del centro storico – ha spiegato– rappresenta per Saracena il contesto fisico in cui dovrà svilupparsi l’intera economia del territorio. Il Paese, negli ultimi anni, ha vissuto una timida primavera che sottende un potenziale incredibile. Le risorse agroalimentari sono diventate, via via – ha continuato – un attrattore importante delle energie produttive del territorio e intorno al Moscato e all’Olio è nato un fermento che ha generato aziende, attenzione, buone pratiche. Il centro storico, in questo processo, è pensato come il contenitore, lo spazio di accoglienza dei servizi e il luogo per fare esperienza delle risorse agroalimentari del territorio. Il progetto dell’albergo diffuso – ha proseguito l’assessore al marketing territoriale – è l’obiettivo pubblico di azione dell’amministrazione. I privati dovranno condirlo di iniziative. La peggiore problematica – ha concluso GAGLIARDI – è lo sbilanciamento a favore di quanti non credono in questo progetto. La nostra esigenza è attirare l’attenzione dei nostri cittadini.
In questo ambito, ciascuno dei comuni invitati a partecipare, ha presentato progetti e piani urbanistici: buone pratiche per combattere lo spopolamento e riportare i centri storici al centro della vita dei piccoli comuni. Oltre a Saracena, erano presenti i comuni di CIVITA (CS), FIUMEFREDDO BRUZIO (CS), SAN LUCIDO (CS), FALERNA (CZ), ARTENA (RM), CORENO AUSONIO (FR), MAIORI (SA). L’architetto GUARAGNA di Saracena ha raccontato il progetto strategico di rigenerazione funzionale e sociale del centro storico al quale ha fatto seguito l’intervento di agopuntura urbana dell’auditorium degli Orti Mastromarchi.
La 3 giorni di Morano, in particolare, aveva come obiettivo quello sviluppare il tema generale del rapporto tra rigenerazione sociale, riqualificazione urbana e valorizzazione degli spazi pubblici, che presentino un carattere identitario o valore economico e sociale.
Il laboratorio, organizzato dal Comune di Morano in collaborazione con la Provincia di Cosenza, è stato, inoltre, accompagnato da una mostra dei lavori dei singoli comuni. La mostra si sposterà anche a Roma e sarà parte integrante dell’ultimo atto della Biennale dello Spazio Pubblico che si terrà nella capitale dal 16 al 18 maggio.
Lo sviluppo del centro storico – ha spiegato– rappresenta per Saracena il contesto fisico in cui dovrà svilupparsi l’intera economia del territorio. Il Paese, negli ultimi anni, ha vissuto una timida primavera che sottende un potenziale incredibile. Le risorse agroalimentari sono diventate, via via – ha continuato – un attrattore importante delle energie produttive del territorio e intorno al Moscato e all’Olio è nato un fermento che ha generato aziende, attenzione, buone pratiche. Il centro storico, in questo processo, è pensato come il contenitore, lo spazio di accoglienza dei servizi e il luogo per fare esperienza delle risorse agroalimentari del territorio. Il progetto dell’albergo diffuso – ha proseguito l’assessore al marketing territoriale – è l’obiettivo pubblico di azione dell’amministrazione. I privati dovranno condirlo di iniziative. La peggiore problematica – ha concluso GAGLIARDI – è lo sbilanciamento a favore di quanti non credono in questo progetto. La nostra esigenza è attirare l’attenzione dei nostri cittadini.
In questo ambito, ciascuno dei comuni invitati a partecipare, ha presentato progetti e piani urbanistici: buone pratiche per combattere lo spopolamento e riportare i centri storici al centro della vita dei piccoli comuni. Oltre a Saracena, erano presenti i comuni di CIVITA (CS), FIUMEFREDDO BRUZIO (CS), SAN LUCIDO (CS), FALERNA (CZ), ARTENA (RM), CORENO AUSONIO (FR), MAIORI (SA). L’architetto GUARAGNA di Saracena ha raccontato il progetto strategico di rigenerazione funzionale e sociale del centro storico al quale ha fatto seguito l’intervento di agopuntura urbana dell’auditorium degli Orti Mastromarchi.
La 3 giorni di Morano, in particolare, aveva come obiettivo quello sviluppare il tema generale del rapporto tra rigenerazione sociale, riqualificazione urbana e valorizzazione degli spazi pubblici, che presentino un carattere identitario o valore economico e sociale.
Il laboratorio, organizzato dal Comune di Morano in collaborazione con la Provincia di Cosenza, è stato, inoltre, accompagnato da una mostra dei lavori dei singoli comuni. La mostra si sposterà anche a Roma e sarà parte integrante dell’ultimo atto della Biennale dello Spazio Pubblico che si terrà nella capitale dal 16 al 18 maggio.
Saracena: Orti mastromarchi e albergo diffuso
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