Scala Coeli: Basta terrorismo psicologico
MINACCE ALL'AMMINISTRATORE EUGENIO
PULINANO
DISCARICA AUTORIZZATA. NESSUNA INDAGINE. ITER
REGOLARE
Non
possono non essere direttamente collegate al vergognoso clima di sospetto e di
vero e proprio terrorismo psicologico, costruito sulla sistematica diffusione di
notizie destituite di ogni fondamento sulla discarica per rifiuti non pericolosi
nel territorio di Scala Coeli, l’assurda escalation di minacce telefoniche destinate all’amministratore
della Società BIECO Srl di Rossano Eugenio PULIGNANO. Nella mattinata odierna
(martedì 22 gennaio) lo stesso PULIGNANO ha quindi deciso di informare le
autorità di pubblica sicurezza degli ennesimi sms anonimi di volgare
intimidazione.
La BIECO Srl, che fino
ad oggi aveva preferito evitare di entrare nel merito del confronto pubblico e
mediatico sulla questione, ritiene ormai necessario intervenire per offrire ai
sindaci e soprattutto alle popolazioni del territorio delle doverose precisazioni e delle nette
smentite rispetto a tutta una serie di false notizie costruite e diffuse ad
arte sulla realizzazione, sull’autorizzazione, sull’iter amministrativo e
giudiziario e sulle caratteristiche della discarica costruita in località Pipino
nel territorio di Scala Coeli. – È anzi tutto irresponsabile dover continuare a
leggere, sulla stampa, tra l’altro senza alcuna preventiva verifica neppure da
parte di quanti riportano determinate affermazioni, dichiarazioni attribuite
perfino ad amministratori locali, per nulla non rispondenti al vero e gravissime
per la disinformazione e l’allarme
sociale che stanno continuano a creare. Fino a suscitare, di conseguenza,
ingiustificato rancore, odio e aggressione nei confronti di un’Azienda
colpevole, forse, di rappresentare oggi, insieme all’Ecoross, un punto di
riferimento occupazionale per circa 200 famiglie e di investimenti continui
nonostante la crisi. Stiamo assistendo, e basta leggere certe affermazioni
per capirlo, ad una campagna denigratori contro il mondo imprenditoriale e
l’iniziativa privata di questo territorio, avvalorando sistematicamente
l’equazione impresa = malaffare e
addirittura criminalità. – ORA
BASTA. Ed è necessario che chiunque intenda cimentarsi sull’argomento si
informi bene prima. Diciamo basta al
vortice di disinformazione quotidiana mista ad ignoranza sul ciclo dei rifiuti,
unite a presunzione ed arroganza verbale.
Nel merito della continue falsità diffuse a mezzo stampa sul conto
della Società e della discarica di Scala Coeli si ribadisce quindi quanto
segue:
1) dal punto di vista
amministrativo e dell’iter autorizzativo non vi è alcuna irregolarità ed alcuna
paventata illegalità: la Società ha ampiamente dimostrato e chiarito tutto,
in tutte le sedi competenti, amministrative e giudiziarie; è
documentato;
2) sui continui riferimenti
a fantomatiche indagini di qualsiasi tipo e con il coinvolgimento di tutte le
procure d’Italia, preferiamo stendere un velo pietoso, trattandosi di calunnie e di disinformazione della
peggiore specie e senza alcun fondamento;
3) contrariamente a quanto
continuano a ripetere sulla stampa anche taluni amministratori, chiaramente a
digiuno in materia di rifiuti, scarsamente preparati o viziati da avversione
preconcetta che però non si addice a chi è chiamato a gestire la cosa pubblica,
la tipologia di discarica autorizzata e realizzata nel territorio di Scala Coeli
(per rifiuti non pericolosi, ex Art.
4 Legge N.36 del 2003), per legge dunque e non sulla base di congetture o
valutazioni soggettive, può ricevere
anche sia i rifiuti solidi urbani (tal quale) sia gli scarti provenienti
dall’impianto consortile di Rossano (Bucita);
4) i rifiuti solidi urbani,
per la stessa legge di cui sopra (Art.7) e non per decisione della BIECO, sono classificati come rifiuti “non
pericolosi”;
5) il consistente
investimento fatto dall’Azienda si basa su un complesso iter di autorizzazioni tutte concesse ed allo stato
vigenti;
6) come sanno bene i
sindaci che per davvero fanno e da tempo la raccolta differenziata (a differenza
di chi non l’ha mai avviata!), anche nei
casi di elevatissimi standard di differenziata, vi è sempre una frazione/scarto
da destinare in discarica; affermare, pertanto, che con la differenziata non
servono le discariche è segno eloquente di dotta ignoranza in materia;
7) quando si citano le
denunce fatte contro la BIECO, tutte destituite di ogni fondamento, ci si
dimentica sistematicamente di riferire delle altrettante numerose querele per
diffamazione e calunnia fatte dalla BIECO a tutela della propria immagine, sulla
vicenda Scala Coeli, divenuta ormai il gioco al piattello preferito per chiunque
abbia voglia di vedersi per un giorno protagonista sulla stampa o sul
web;
8) per ben tre volte, così come è
documentato, la BIECO ha ricercato e promosso il dialogo con gli enti
locali; ma i sindaci
del territorio, sul punto, hanno sempre e purtroppo declinato, misteriosamente,
ogni invito al confronto.
Scala Coeli: Basta terrorismo psicologico
Reviewed by Redazione R. e D.
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14:09
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