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Terra e Popolo, sulla depurazione l'amministrazione comunale è all'anno zero


Come è noto, Terra e Popolo ha denunciato già a Marzo lo stato indecente dei canali di scolo sulla spiaggia, con foto raccapriccianti che riproponiamo, non ottenendo ovviamente altra risposta se non i soliti insulti e proclami.
In questi giorni abbiamo assistito in silenzio alla gestione di quella che è stata definita una emergenza, ovvero l'allarme igienico lanciato per il canale alla fine del lungo mare Sant'Angelo.
Nessuna emergenza, questo è lo stato ordinario dei canali di scolo sulla nostra costa: una serie di fosse putride, una ogni duecento metri, talvolta anche meno, dove è impossibile capire cosa viene riversato e che nell'estate vengono tappate a monte e lasciate asciugare al sole. Spettacolo indecoroso, tra le altre cose, senza alcuna precauzione di sicurezza, senza alcun segnale o transenna, insomma, una fetida trappola. Questo è avvenuto nei cinque anni di centro sinistra, questo continua ad avvenire col centro destra, e quello che è accaduto qualche giorno fa ne è la prova più attuale.
L'amministrazione, rispetto all'allarme lanciato dai cittadini sulle condizioni del mare ed in particolare sul contenuto del canale di scolo alla fine del lungomare, si è prima giustificata sostenendo che si trattasse di reflui agricoli, poi a ritrattato parlando di rottura dell'impianto fognario, ed ha comunque rassicurato la cittadinanza grazie all'intervento dell'ARPACAL: non osiamo immaginare l'affidabilità dell'ente regionale in tema di analisi, visti i precedenti per il torrente Frascone, in contrada Fossa, che per l'ARPACAL era quasi potabile, ed invece era molto più che inquinato, come hanno appurato dei cittadini coraggiosi che, di tasca propria, hanno fatto analizzare quelle acque.
Anche su questo l'amministrazione Antoniotti non ha fatto altro che buchi nell'acqua, e lo stato pessimo dell'acqua del nostro mare, documentato anche grazie a foto di cittadini, ne è la conseguenza.
Ma la questione depurazione è più ampia e rivela ben altre inadeguatezze dell'intera classe dirigente comunale e regionale. Tempo fa è arrivato l'annuncio del depuratore consortile, un mega-progetto su cui la regione dovrebbe riversare 14 milioni di euro. Un po come gli annunci dell'ospedale consortile avrebbero dovuto curare miracolosamente i malati, probabilmente gli onorevoli nostrani, a partire da Caputo e Dima, credevano che l'annuncio del finanziamento avrebbe depurato le acque. Non è ancora chiaro poi quale sia esattamente il progetto, dal momento che un mega-depuratore dell'area urbana collocato ad Insiti (tra Rossano e Corigliano Calabro) significherebbe dover incanalare tutte le acque da depurare da Frazione Toscano e oltre (sud di Rossano) fino a Frazione Thurio (nord di Corigliano), in una non meglio precisata rete di canaloni ancora che al momento non esiste. Non solo: la depurazione sarà affidata ad un soggetto privato che dovrebbe gestire l'impianto pubblico, esattamente come succede per i rifiuti (vedi impianto di Bucita) con i risultati che tutti conosciamo: una vera e propria truffa. Se non conoscessimo la furbizia dei soggetti coinvolti, penseremmo di avere a che fare con veri e propri dilettanti allo sbaraglio, ad ogni modo questo del depuratore consortile, più che un progetto, sembra la solita idea strampalata che non funzionerà mai e che serve solo a regalare soldi pubblici.
Esiste poi un problema a monte: il sistema fognario. Non tutti sanno, infatti, che buona parte del centro storico non ha ancora una rete fognaria reale e scarica illegalmente nei torrenti, e questo è comprovato dall'elenco della Comunità Europea che ha classificato Rossano come località con impianto fognario inadeguato o inesistente: roba da medioevo.
Le amministrazioni comunali degli ultimi dieci anni, piuttosto che rifare piazze e marciapiedi inutili, o organizzare festicciole glamour spacciandole per turismo, avrebbero dovuto pensare a dirottare finanziamenti europei su queste opere essenziali per la città e per il turismo reale e di qualità, basato su luoghi e servizi.
Quello che va fatto è semplice: 1. avviare immediatamente un progetto per un sistema fognario completo e moderno su cui intercettare finanziamenti della comunità europea; 2. progettare un sistema di depurazione decentralizzato ed efficiente, con minori costi di costruzione, messa in opera e manutenzione: piccoli depuratori nuovi dislocati in punti nevralgici, non il solito mega inutile impianto; 3. analizzare tutti i canali di scolo, verificare le fonti di inquinamento ed isolarle, dopo di che devono essere intubati e coperti predisponendo un sistema di monitoraggio costante e approfondito: i canali di scolo a cielo aperto sono un altro segno di inciviltà. Anche su questo fronte alle critiche facciamo seguire delle proposte su cui siamo pronti a collaborare e discutere, ma temiamo che anche su questo fronte ci scontreremo con la sordità e gli interessi occulti di questa classe dirigente.


Movimento TERRA e POPOLO - Rossano
Terra e Popolo, sulla depurazione l'amministrazione comunale è all'anno zero Reviewed by Redazione R. e D. on 20:40 Rating: 5

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