Rossano: Finanze Comunali,giusta non adesione a dissesto
Chiarello: Lavoro straordinario
dell'esecutivo Antoniotti
Servizi e risanamento nonostante
crisi e tagli nazionali
-
1 milione e 800 mila euro di trasferimenti
in meno, mutui da onorare, incertezza e confusione su normative in continua evoluzione
e spropositato utilizzo delle anticipazioni di cassa ereditato dal passato. Se si
pensa che il 20% dei commercianti è stato costretto, nel biennio 2011-2012 ad
abbassare la saracinesca della propria attività, si capisce bene che la crisi,
in questo periodo, non ha risparmiato nessuno. Bene l’Esecutivo ANTONIOTTI che ha
scelto di dire “no” al dissesto, garantendo, con sforzi e sacrifici, i servizi
ai cittadini.
Bilancio di previsione 2012. Sull’argomento è intervenuto, nel
corso dell’ultima assise, anche Natale
CHIARELLO, capogruppo consiliare del PDL.
Il contesto economico
e finanziario – ha detto prendendo la parola - all’interno del quale i
Comuni, ed in particolare quello di Rossano, si sono trovati durante l’intero
2012, è questo: assenza di chiari riferimenti normativi sul fondo sperimentale
di riequilibrio, figlio di quel federalismo fiscale che ha portato alla riduzione di trasferimenti di oltre un
milione e 800 mila euro; cittadini in mora attraverso provvedimenti
amministrativi governativi e Comuni in ginocchio che, nel bene o nel male,
dovevano continuare a garantire i servizi.
Prudenza – ha aggiunto CHIARELLO
– è la parola d’ordine utilizzata per redigere il bilancio 2012. Nonostante
tutte le difficoltà incontrate, infatti, l’esecutivo guidato da Giuseppe
ANTONIOTTI - è andato avanti, dando risposte concrete anche alla Corte dei
Conti e al Governo Centrale che puntualmente chiedevano di risanare una
situazione strutturalmente deficitaria con la quale ci siamo dovuti
confrontare, aggravata da un antico utilizzo spropositato dell’anticipazione di
tesoreria, che nel tempo, assieme ad un ritardo delle entrate correnti, hanno portato
ad un aumento dei residui.
Si ricorda – tra le altre cose – che questa amministrazione
comunale ha dovuto risolvere per cassa qualche “problemuccio del passato”. Per non
avere ulteriori tagli nel 2013 ha
dovuto spegnere un mutuo (625 mila
euro) e chiudere gli SWAP (115 mila euro).
Il Comune – ha continuato – ha ottenuto un risultato straordinario raggiunto con sacrifici
attraverso il contenimento della spesa corrente e una corretta per quanto
possibile gestione dei residui con uno stralcio di oltre 5 milioni nella parte
attiva e passiva, istituendo il fondo di svalutazione crediti che va ben oltre
il 25% richiestoci dalla normativa e realizzato da un maggiore accertamento in
fase di assestamento di cui si sono monitorate le entrate e concretizzandole
prima della chiusura dell’esercizio 2012 rispondendo di fatto alle perplessità
mostrate dalla Corte dei Conti sugli esercizi precedenti al nostro insediamento.
Il Comune non ha tassato
la prima casa e non ha aumentato gli importi dei tributi, TARSU E TOSAP, abbattendo i costi della politica locale, (l’Ente ha
speso per il 2012 soltanto 188 euro di spese di rappresentanza e poco più di
650 euro di missioni), e stringendo
sinergie che ci hanno portato al rispetto del patto di stabilità,
contrariamente a quanto altri Comuni, di propria volontà, hanno deciso di non
fare assumendosene le responsabilità.
L’Amministrazione comunale – ha concluso il capogruppo – ha
detto no al decreto sul pre-dissesto
che, nei fatti, avrebbe commissariato il Comune rendendo inutili le scelte di
programmazione, accettando invece l’adesione al decreto 35/2013 sui debiti
della P.A.. Se dissesto doveva essere, doveva esserlo sicuramente per una
incapacità amministrativa che oggi, grazie a questo straordinario lavoro,
abbiamo dimostrato non appartenerci.
Rossano: Finanze Comunali,giusta non adesione a dissesto
Reviewed by Redazione R. e D.
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