Rossano, Turismo: volano per lo sviluppo del territorio se il turista e’ ben accolto
IL PRESIDENTE DELLA PRO LOCO BIZANTINA FEDERICO SMURRA
E’ PIENAMENTE CONCORDE CON QUANTO AFFERMATO DALL’ARCIVESCOVO DI ROSSANO-CARIATI S.E. SANTO MARCIANO’
-
Sono pienamente concorde, afferma Federico SMURRA, presidente della Pro Loco della città del codex e della liquirizia e consigliere provinciale dell’Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia di Cosenza, referente d’area delle pro loco del basso ionio cosentino, con quanto affermato nei giorni scorsi da S.E. Santo MARCIANÒ Arcivescovo di Rossano – Cariati, in riferimento alla nota stampa inerente problematiche di sviluppo turistico della sibaritide e della Calabria.
Il turismo, continua F. Smurra,
-“oggi può rappresentare un volano di sviluppo è generare economia e
posti di lavoro sia nel settore alberghiero ed extra, specie
nell’indotto, per giovani e meno giovani specie per quei territori che
investono nelle infrastrutture e nei servizi che facilitano l’approdo
del turista nelle comunità ma, questo può anche non bastare se, non si
considera il turismo come fenomeno sociale prima che economico”.
Il turista contemporaneo chiosa F. Smurra
-“ è un soggetto altamente erudito, utilizza il web 2.0. per
documentarsi. Nel processo di scelta della destinazione, il turista ha
particolare appeal verso fattori intangibili quali l’accoglienza, l’emozioni, la cultura subalterna, il sacro, il tipico e il caratteristico”.
E’ proprio l’accoglienza a rivestire tra le leve del marketing un posto di rilievo. E’ qui che entrano in gioco le Pro Loco,
vero pilastro etico del volontariato, che alla base della propria
azione hanno l’entusiasmo di far sentire l’ospite come arricchimento per
la propria località.
Altro
elemento da prendere in considerazione è la modifica sistema e dei
tempi di lavoro e, di come questi stanno incidendo sulla permanenza del
turista nella località di soggiorno.
Conclude F. Smurra
– “Il turista è un ospite, e all’ospite si deve offrire la propria casa
nelle condizioni migliori possibili. La buona accoglienza diventa,
quindi, un dovere del cittadino verso il forestiero e, in tal senso, sul
territorio assume un ruolo determinante. La
cultura dell’accoglienza ha una lunghissima storia nella civiltà
occidentale. Si può ben dire che essa ne sia stata parte costituente,
per cui la sacralità dell’ospite stava non solo a rappresentare il senso
di una doverosa disponibilità, ma, altresì, l’occasione propizia per un
accrescimento etico – culturale ed un manto religioso dell’ospitante.
Perciò, l’ospite diventava un messaggero divino, e la sua soddisfazione
certificava la benevolenza del Dio verso la comunità”.
Rossano, Turismo: volano per lo sviluppo del territorio se il turista e’ ben accolto
Reviewed by Redazione R. e D.
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