Dop Bruzio, nessun contrasto con discarica
In tutt’Italia produzioni in presenza siti analoghi
Interrogazioni frutto di teoremi preconfezionati
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Rossano — Non
vi è alcun contrasto, riflesso negativo, e dunque nessun conseguente rischio
per persone e colture, tra la l’ubicazione della discarica per rifiuti speciali
non pericolosi di proprietà della BIECO Srl nella contrada Pipino del comune di
Scala Coeli (Sottosistema 6.5 della provincia pedologica 6, ex Carta Suoli
Calabria/ARSSA) e l’eventuale produzione agricola territoriale biologica, a
denominazione di origine protetta (DOP) o ad indicazione geografica protetta
(IGP). Il substrato su cui sorge anche la discarica è sostanzialmente argilloso
e pertanto espressamente escluso, ai fini della inclusione nella DOP Bruzio,
dall’Art.4 del Disciplinare di produzione dell’olio extravergine di oliva
“Bruzio”.
Appaiono
pertanto frutto di soli teoremi accusatori preconfezionati e di sollecitazioni
di parte, demagogiche strumentali, le
interrogazioni parlamentari presentate nei giorni scorsi, da taluni deputati
e senatori, paventando/inventando
inesistenti, immotivati e non documentati rischi derivanti alle produzioni
agricole di Scala Coeli e dintorni dalla presenza/messa in funzione di una
discarica che – lo ripetiamo senza alcuna possibilità di smentita – era ed è regolarmente
autorizzata da tutti gli organi competenti.
Le discariche per rifiuti non pericolosi,
esattamente come quella realizzata nel territorio di Scala Coeli, vengono
progettate e messe in opera seguendo pedissequamente i dettami elle normative
vigenti e rappresentano un valido anello di congiunzione fra espansione
demografica ed agricoltura di pregio. I
severi controlli eseguiti dalle autorità di controllo nelle aziende biologiche
indirettamente controllano anche se le discariche son a norma e gestite in
piena sicurezza. – Evitando, quindi, di dare ossigeno ad allarmismi ingiustificati ed al
populismo, basti soltanto trovare conferma
in altre regioni, quali il TRENTINO
ALTO ADIGE, la TOSCANA e la PUGLIA, conosciute ed apprezzate sui mercati
internazionali proprio per i prodotti agricoli e molto di più dell’agro di
Scala Coeli. Ebbene, nella sola
provincia di Trento, che produce le mele MELINDA ci sono ben 9 discariche per
rifiuti non pericolosi e ben 37
discariche adibite allo smaltimento dei rifiuti inerti; nella Puglia dell’olio DOP Dauno, Terre
di Bari, Collina di Brindisi e Terra d’Otranto sono ben 22 le analoghe
discariche autorizzate mentre nella
Toscana del Vino DOCG CHIANTI di quelle discariche ve ne sono ben 40!
D’altronde, sarebbe assurdo ipotizzare rischi ad hoc soltanto per il territorio di Scala Coeli. In questa
zona, tra l’altro, non si è in presenza di agricoltura intensiva ma di una
povera agricoltura estensiva! – Ma vi è un altro elemento di comparazione
scientifica e geografica che irresponsabilmente sfugge agli interroganti in
Parlamento. Per quanto riguarda
l’agricoltura biologica certificata, è pacifico che nella provincia di
Cosenza, da almeno 10 anni, vige una coesistenza non conflittuale tra
discariche e regime biologico delle aziende agricole. Due esempi vicini: 1) la discarica “La Silva” nel comune di
Cassano allo Ionio, sita in una areale in cui si produce il famoso Riso
Biologico di Sibari e l’olio biologico da uliveti autoctoni; 2) l’agrumicoltura biologica certificata nel
bacino del Torrente Coserie nel comune di Rossano, dove è ubicata la
discarica di Bucita o, ancora, l’olivicoltura biologica radicata sulla stessa
dorsale dove sorge l’impianto di smaltimento rifiuti di Bucita e la discarica
di Olivellosa. – Ripetere, infine, che tutto il territorio di Scala Coeli
ricade (ex Art. 3 del Disciplinare) nel DOP BRUZIO non equivale a sostenere, ad
esempio, che anche nella piazza centrale ed urbanizzata del paese collinare vi
siano o debbano essere produzioni di questo tipo o che debba essere demolito
quanto cristallizzatosi negli anni; ciò
soprattutto, alla luce dell’Art.4 dello stesso Disciplinare (Caratteristiche di
coltivazione) che esclude dalla DOP BRUZIO tutti gli oliveti radicati su
terreni argillosi; anche se tali oliveti sono compresi nei comuni
menzionati dall’Art.3, come Scala Coeli.
Dop Bruzio, nessun contrasto con discarica
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