Terra e Popolo, Operazione Stop: la classe dirigente ha la coda di paglia

Serve aria nuova in città e su tutto il territorio.

ROSSANO — L'Operazione Stop era una ghiotta ed immeritata occasione per questa classe dirigente per attuare un minimo di verifica e autocritica sul proprio operato. 

Non ci stupisce che, invece, abbia generato la più grande ondata auto-conservatrice e oscurantista che si ricordi in città.

Il Sindaco, Caputo e Dima, dichiarando di voler difendere la comunità, si sono in realtà lanciati in una cieca difesa del proprio operato su tutti i livelli, dando vita ad una patetica teoria di verginità istituzionale, scagliandosi pubblicamente contro chiunque osi disallinearsi da questa bizzarra linea, che sarebbe comprovata da rombanti proclami e da episodi di venti anni fa.

A difendere la comunità e la cittadinanza basta il lavoro onesto di migliaia di rossanesi sul nostro territorio e altrove. Del resto se questi signori avessero voluto difendere la comunità avrebbero dovuto farlo quando il loro Dovere glielo imponeva, ovvero quando i loro colleghi di partito al Governo Nazionale e Regionale tagliavano ospedali, ferrovie, tribunali. 

In realtà, questi signori difendono esclusivamente le proprie poltrone, minimizzando l'inchiesta giudiziaria nonostante i gravi fatti riportati e nonostante sia inconfutabile che i fermi cautelari abbiano fermato una escalation di strani episodi molto preoccupanti, come gli strani incendi verificatisi in città. 

Noi non abbiamo nessun elemento per criminalizzare o difendere a spada tratta nessuno, compreso il consigliere comunale coinvolto, ma crediamo che lo stesso abbia tutto il diritto ed il tempo per dimostrare la propria innocenza, e ribadiamo: il punto focale non è affatto questo. Condividiamo la critica di qualche giorno fa della Camera Penale di Rossano rispetto all'abuso generico di misure cautelari, il quale è una delle cause dell'affollamento criminale delle carceri, con una precisazione: l'abuso della misura cautelare non riguarda un individuo ma tutti, i 28 dell'operazione stop e migliaia di altre persone. 

Detto questo, è scellerato ignorare il fenomeno affaristico-criminale in città, un fenomeno criminale che non può non avere correlazioni con parte della classe dirigente, che è tanto radicato da diventare consuetudine ed è concausa delle difficoltà economiche del territorio e persino dell'emigrazione. Quante volte abbiamo sentito giovani che, non adeguandosi all'idea di dover sottostare ad un potere arrogante e radicato, sono andati via nel silenzio? 

Noi non siamo inquirenti, siamo cittadini attivi, e per questo abbiamo denunciato e continueremo a denunciare puntualmente tutte le sopraffazioni che passeranno sotto i nostri occhi, perché solo evidenziando come queste non sono “normali” ma al contrario sono “anormali” e mostruose, libereremo le energie del nostro territorio. Significa quando avremo una città dove il caffè non sia in regime di monopolio, dove la speculazione edilizia non sia un blocco unitario con le giunte comunali (di qualsiasi colore), dove nessuno indovini settimane prima chi vincerà un concorso pubblico, dove i rifiuti vengono raccolti dagli uffici comunali e non dai proprietari delle discariche, dove il trasporto pubblico locale sia regolato con regolari gare d'appalto e non con proroghe amministrative per un decennio. 

Noi siamo pronti a lavorare fianco a fianco con ogni cittadino che abbia il coraggio di dire e provare a cambiare queste cose, soffiando aria nuova sulla nostra amata città. 

Infine, rispetto alle polemiche tra il Sindaco ed il sindacato per cui Antoniotti ha dichiarato di aver dato mandato all'ufficio legale del comune per sporgere querela, esortiamo il Sindaco a non spendere soldi pubblici per i propri comodi e le proprie scaramucce a mezzo stampa. Se il Sindaco vuole querelare tutti coloro che non la pensano come lui, paghi gli avvocati di tasca propria. 

Movimento TERRA e POPOLO - Rossano