Rossano: Rendiconto,2012 punto di non ritorno
DICHIARAZIONE
DEL SINDACO – Giuseppe ANTONIOTTI:
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Con l’approvazione del rendiconto da parte del Consiglio
Comunale possiamo ritenerci soddisfatti di aver archiviato un 2012 che ha
rappresentato una positiva inversione di
rotta rispetto al passato. Con grande senso di responsabilità abbiamo,
infatti, messo in atto un vero e proprio
piano di rientro forzato dalla ingente massa debitoria accumulatasi nelle
passate gestioni. Se per il 2011 sono prevalsi sacrifici ed anche
un’oggettiva confusione causata dall’accavallamento di norme nazionali, il 2012, dal punto di vista finanziario,
costituisce per noi un punto di non ritorno. Soprattutto per l’incisiva
azione di risanamento messa in campo. A partire dall’effettuato pagamento di parte dei numerosi ed ingenti debiti
ereditati, per un ammontare complessivo di circa 6 milioni di euro.
Nonostante le mille difficoltà che la nota contingenza economica ha imposto
anche al nostro Comune, siamo infatti riusciti ad onorare tante imprese creditrici verso l’ente per circa 1 milione di euro, l’Enel per 1,5 milioni; così come
abbiamo pagato le rate del Commissario
per l’emergenza ambientale con 2 milioni divisi in 90 mila euro al mese,
considerando che nel 2011 questa voce di debito ammontava a 5,5 milioni. Ma
abbiamo anche saldato l’acquisto delle
auto della Polizia Municipale, abbiamo pagato
gli arretati al personale dipendenti per 200 mila euro, abbiamo onorato diverse parcelle ai professionisti
per altri 200 mila euro e siamo rientrati
con un mutuo di 625 mila euro.
Purtroppo, non siamo riusciti a chiudere il debito accumulatosi in passato con
la Società ECOROSS Srl, trovato ad 1,2 milioni più 300 mila euro, dovute dalla
Regione Calabria, per la realizzazione delle isole ecologiche. Così come non
siamo ancora riusciti a saldare il debito con la Sorical per 800 mila euro. Per
raggiungere quei risultati, che consideriamo rilevanti nel contesto generale,
regionale e nazionale, non ci siamo risparmiati su nulla. Abbiamo rivisto tutte le fonti spesa e tagliato sprechi o uscite
secondarie. Tranne che sul
sociale, dove non abbiamo operato alcun taglio: dai contributi per
medicinali e malattie al trasporto anziani ai turni per il servizio diurno dei
ragazzi diversamente abili. Abbiamo invece azzerato i contributi per le
associazioni sportive, le spese di rappresentanza; così come abbiamo dismesso
diverse utenze telefoniche, avviato un corposo risparmio energetico e
trasferito e ottimizzato diversi uffici in strutture comunali. Tutto ciò, con oltre 1,8 milioni di euro di
trasferimenti in meno e, attenzione, esentando tutti i rossanesi dall’IMU sulla prima casa. Siamo
intervenuti anche sui residui attivi, ottenendo un risparmio di circa 6 milioni
di euro, abbiamo rimosso le criticità
rilevate dalla Corte dei Conti ed abbiamo, infine, rispettato il patto di stabilità. Certo, avremmo dovuto riscuotere
quanto da noi versato per i lavoratori Lsu e gli Lpu o per la Tarsu ma, come è
noto, da una parte, la Regione non ha rimborsato il Comune per quanto
anticipato e, dall’altra, il Governo da oltre tre mesi non elargisce fondi agli
enti locali; per non parlare dell’Imu per le categorie D, cioè le industrie,
che sarà incassata solo dallo Stato centrale. E’ in questo contesto, con questo
storico e con questi risultati ottenuti che possiamo dire di aver avviato una importante e storica fase di risanamento
economico delle casse comunali, a tutto beneficio di Rossano e delle
prossime amministrazioni comunali. E’ con queste consapevolezze e con questo
spirito che abbiamo deciso di aderire al
Decreto cosiddetto “Salva imprese” (N.35) e non a quello per il pre-dissesto
degli enti locali (N.174) perché quest’ultimo avrebbe rischiato di mettere a repentaglio
tanti sforzi intrapresi, riversando oneri e tasse ulteriori sui cittadini,
atteso che avremmo dovuto portare i servizi al tetto massimo. Sarebbe stata una
mannaia, mentre noi abbiamo voluto
evitare ulteriori sacrifici ai rossanesi.
Rossano: Rendiconto,2012 punto di non ritorno
Reviewed by Redazione R. e D.
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