Cariati: Celebrata la “Festa del Pi Day” al Liceo Scientifico
Nel pomeriggio del 14 marzo
2013, nell’Auditorium del Liceo Scientifico di Cariati, si è tenuta la seconda edizione
della “festa del Pi Day”. Il programma è iniziato con i saluti del Dirigente
Scolastico del Liceo di Cariati, Prof. Giuseppe Spataro, il quale ha favorito
questa iniziativa, “Perché serve, ha detto il Dirigente, a dare un certo
impulso allo studio della matematica, disciplina sempre presente, come seconda
prova scritta, agli Esami di Stato”. Si è entrato nel vivo del convegno con
l’intervento del prof. Domenico Liguori, che ha trattato il tema “La
matematica come gioco, ovvero giochi di matematica”. Il prof. Liguori,
durante la lectio magistralis ha tenuto a precisare che “Lo studio della
matematica è stato penalizzato e trascurato già dalla riforma Gentile del 1923 in favore delle discipline
letterarie”. Ha ricordato, inoltre che “I quesiti di matematica hanno un ruolo
preponderante, nei test d’ingresso alle Università, ai fini del superamento
della prova di ammissione”. Liguori ha
fatto notare agli alunni e genitori, accorsi numerosi alla festa, che “La
giornata del “Pi day” serve come stimolo ad avvicinare gli studenti alla
matematica in modo ludico. Il gioco rappresenta un ottimo strumento didattico,
come affermava già Platone nella Repubblica. Anche diversi pedagogisti
moderni nonché noti divulgatori
scientifici ed esperti di giochi, come Ennio Peres, Lucio Lombardo Radice e
Martin Gardner, hanno sottolineato il legame forte che esiste tra la matematica
ed i giochi. In entrambi i casi si parte da un’acquisizione di dati iniziali,
si analizza la situazione, si elabora una strategia risolutiva, il tutto nel
rispetto delle regole imposte dal gioco. Questi sono gli stessi passi, ha
concluso Liguori, che si adottano nella risoluzione dei problemi in matematica”.
E’ seguito, poi, l’intervento del prof. Peppino Sapia, docente di fisica
all’Università della Calabria che ha
trattato, con una competenza e semplicità impressionante, la storia irrazionale
e trascendente del “pi greco” nell’ambito del tema “Pi greco e i suoi fratelli:una storia
irrazionale”. Tra un
intervento e l’altro si è esibito il gruppo musicale del Liceo, composto da
Eleonora Loprete-tastiera, Leonardo Carpentieri-chitarra elettrica, Giuseppe
Barbalace-chitarra classica e Alessandra Serafini-voce solista. Molti si
sono chiesti il perché di questa festa. Essa risale al 1988, nata nella
città di San Francisco, in California, per iniziativa del fisico americano
Larry Shaw, in seguito insignito del titolo di "Principe del pi
greco". Successivamente il14 marzo di ogni
anno, matematici e fisici di tutto il mondo, si riuniscono per celebrare una
delle costanti più importanti e
famose della matematica, il π (pi greco). A stabilire questo simbolo fu Eulero, un matematico e fisico
svizzero, considerato il più importante matematico dell’Illuminismo europeo. Il pi greco
= 3,14… è la costante che definisce il rapporto tra la lunghezza di una
qualsiasi circonferenza e il suo diametro. Perché si
festeggia proprio il 14 marzo è presto detto: secondo la convenzione
anglosassone di mettere prima il mese e poi il giorno, quando si scrive una
data, ed il 14 marzo si scrive 3/14 e 3,14 è il valore più usato del pi greco.
Il senso della sua celebrazione, come ricordano gli organizzatori, è proprio
usare questo numero, quasi magico, per avvicinare il pubblico meno
appassionato allo studio delle scienze, allo scopo di favorire un
approccio festoso e coinvolgente alla conoscenza della matematica e delle
scienze in genere, che risultano ostiche a tantissimi alunni. Da questo
convegno scientifico abbiamo appreso che il pi greco è anche parte
integrante dell’essere umano, perché è
presente ovunque, dalle forme della natura alle proporzioni del corpo umano
(uomo vitruviano) alle forme artistiche ed architettoniche che esprimono l'idea
del bello attraverso la divina proporzione della sezione aurea.
Ignazio Russo
Cariati: Celebrata la “Festa del Pi Day” al Liceo Scientifico
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