Slow Food,Cavallo nelle lasagne. Stop menzogne nel piatto

Appello ai cuochi: dall’1 al 17 marzo ripieno fatto in casa, salvaguardare i piatti della memoria

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Ne abbiamo le tasche ripiene, basta menzogne nel piatto.  L'ennesimo scandalo di questi ultimi giorni, la carne di cavallo, non dichiarata in etichetta, nei ripieni di tortellini, ravioli e lasagne, ci ha convinti, d'accordo con la Segreteria Nazionale, a lanciare un'iniziativa che coinvolge osterie, ristoranti dell'Alleanza cuochi – Presìdi Slow Food e tutti i cuochi e ristoratori vicini a Slow Food.

Inserire nei vostri menù per il periodo DAL 1 AL 17 MARZO almeno un primo piatto del vostro territorio che permetta di raccontare la “nostra versione dei fatti”. Preparate lasagne, ravioli, tortellini e ogni altra pasta fresca e ripiena che appartiene alla tradizione del vostro territorio e che combatte la triste immagine dei preparati industriali che sono finiti nell’occhio del ciclone. Raccontate nel menu (e a voce) gli ingredienti utilizzati (non solo la materia prima, ma anche la sua origine, il nome dei fornitori e le sue caratteristiche), spiegate la ricetta e mostrate in sala i gesti che rendono possibili queste preparazioni: fate preparare in sala un raviolo o un tortellino, ad esempio, davanti agli occhi dei vostri commensali. Sarà questo un modo per narrare in modo semplice che la vostra faccia e le mani valgono più di qualsiasi “brand” del mondo.

Più sarete più la nostra voce sarà forte. potete dare la vostra adesione, comunicando il piatto che intendete proporre (se possibile corredandolo con una fotografia e la ricetta). Noi pubblicheremo l’elenco completo di osterie e ristoranti che aderiranno sulla home page del sito di Slow Food e promuoveremo l’iniziativa in tutti i canali media nazionali.

Ci sembra il modo più propositivo, capillare ed efficace per sensibilizzare ed educare il pubblico, facendo leva su chi tutti i giorni si impegna per proporre una cucina ispirata ai princìpi del buono, pulito e giusto. Occorre restituire dignità a chi lavora bene, alle generazioni che hanno formulato quelle ricette, a chi evita di ricorre a soluzioni di comodo e spudoratamente low cost, che spesso nascondono materie prime scadenti, che fanno male all'ambiente e alla salute.

Clicca QUI per visualizzare la lettera che in questi stessi minuti stiamo inviando a tutta la rete di osterie e ristoranti italiani vicini a Slow Food per invitarli a partecipare all'iniziativa. Diffondete il documento e sollecitate i locali del vostro territorio ad aderire.

SLOW FOOD ITALIA – 22 FEBBRAIO 2013