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LONGOBUCCO: BIOMASSE, PROGETTO ESEMPLARE

Energie rinnovabili, mentre altrove per realizzare impianti analoghi o più grandi hanno speso e spendono risorse pubbliche attraverso mutui e leasing, il Comune di Longobucco non ha speso niente, ricevendo il finanziamento, superiore a tutti gli altri, di 700 mila euro. E’ forse questo che infastidisce? O il fatto che il Ministero dell’Ambiente ha ritenuto il progetto cittadino esemplare ed innovativo? Siamo all’assurdo. In una fase contingente ritmata da crisi, tagli erariali, vuoti di liquidità e stop ad investimenti e progetti, la polemica politica dovrebbe solo fermarsi e riconoscere con oggettività, senza filtri e ostruzionismi, meriti e virtuosismi prodotti a vantaggio di tutti e nell’interesse generale. Ma il vero dubbio è un altro: perché la polemica nasce solo ora, se l’iter è iniziato nel 2010? 

E’ quanto sostiene il Sindaco Luigi STASI, da una parte biasimando l’atteggiamento di quanti, pochi a dire il vero, pensando di poter capovolgere la situazione di fatto, vorrebbero invano far passare addirittura per elemento di allarme e preoccupazione quella che è invece la posizione esattamente contraria, non del Comune di Longobucco ma della massima istituzione nazionale in tema di ambiente e deputata a certificare la sostenibilità o meno di impianti e progetti. E’ il Ministero dell’Ambiente che smonta, di fatto, preoccupazioni e allarmismi provocati con irresponsabilità. – Dall’altra, il Primo Cittadino ritorna suoi valori aggiunti del progetto. 

Cogeneratore a biomassa solida per gli edifici adibiti ad attività didattico/culturale. Diffusione delle fonti rinnovabili, produzione congiunta di energia elettrica e calore attraverso la valorizzando delle biomasse locali, riduzione e abbattimento dei costi e anche occupazione. QUESTI SONO I BENEFICI. Lo abbiamo già spiegato – chiosa STASI. Così come è stato spiegato che su 233 progetti presentati da parte degli enti locali nelle 4 regioni del POI sono stati finanziati complessivamente 44 progetti di cui 10 in Calabria. Da Cosenza a Crosia, da Crucoli a Cortale, da Crotone a Rogliano, da Isola Capo Rizzuto a Corigliano. Ecco il virtuosismo dimostrato da LONGOBUCCO e rispetto al quale non serve e non si capisce l’ostinazione cieca di taluni anche il risveglio tardivo di qualche polemica fondata sul nulla. – Lo ha ribadito lo stesso ingegner Giacobbe BRACCIO, responsabile unità tecnologia del Centro Ricerca TRISAIA – ENEA nel corso dell’incontro tenutosi nei giorni scorsi in Piazza Matteotti: i piccoli impianti cogenerativi rappresentano la soluzione più efficiente per la valorizzazione energetica delle biomasse per la produzione congiunta di energia elettrica e calore. Il cogeneratore di Longobucco – continua il Sindaco – sarà alimentato da residui di lavorazioni agricole, forestali e da industria del legno. L’impianto potrà trattare solo cippato di legno vergine di cui sono note le caratteristiche e composizione chimica.
REFUSI PROGETTUALI. – Fotovoltaico, se ne parla nella tavola 4 e l’area è classificata come zona agricola. L’errore-refuso non comporta nessuna defezione sulla valutazione ambientale del progetto. L’area su cui è ubicato l’impianto è classificata come zona verde attrezzato. Tale classificazione rispetto alla zona agricola non muta perché l’intervento può essere realizzato anche in pieno centro abitato. – Il bando del Ministero dello Sviluppo Economico, del resto, porta il titolo, non certo a caso, “AVVISO PUBBLICO PER IL FINANZIAMENTO DI PROGETTI ESEMPLARI DI PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI SU EDIFICI PUBBLICI”. 

IL VERO DUBBIO È PERÒ UN ALTRO. – L’iter è iniziato nel 2010. Del progetto si parla ormai da oltre un anno, a finanziamento concesso. La polemica è stata innescata però solo in queste settimane, a gara ultimata e, attenzione, all’inizio dei lavori. PERCHÉ? – La tipologia di impianto – ripeterlo serve per la cittadinanza – è l’unica perseguibile per il futuro. Perché non è inquinante. Ed il Ministero dell’Ambiente ha finanziato il progetto non perché desta preoccupazione ma per l’esatto contrario: perché è esemplare!
LONGOBUCCO: BIOMASSE, PROGETTO ESEMPLARE Reviewed by Redazione R. e D. on 17:29 Rating: 5

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