ROSSANO: MICCIULLO MORALIZZATORE? IMPRESA ARDUA

TURISMO? CENTRO SINISTRA FECE SPESE MOSTRUOSE

FAMILISMO, I ROSSANESI HANNO GIÀ GIUDICATO

DICHIARAZIONE VICESINDACO GUGLIELMO CAPUTO

Sabato, 1 Settembre 2012 – “Indossare la veste di moralizzatore è impresa ardua per tanti, soprattutto per certi personaggi e di fronte a certe gimcane personali e politiche. Avrebbe fatto bene il capo gruppo di se stesso, Antonio MICCIULLO, a scegliere altri argomenti, se disponibili, per cercare di imbastire una rispostina decente alle argomentazioni che ho portato in replica ad un suo maldestro intervento, non certo per una sterile polemica ma per ristabilire la verità. Ho anche evitato di aprire il triste capitolo sul familismo della famiglia dei MICCIULLO, solo per una questione di stile e per evitare di annoiare una Città che ha solo voglia di continuare a progettare ed a crescere. Mi sono reso conto, tuttavia, di aver sopravvalutato l’interlocutore, per nulla incline al dialogo costruttivo, evidentemente mal consigliato da suggeritori che da più di un ventennio traggono linfa elettorale e semi fortune politiche utilizzando l’atteggiamento delle quaglie, migrando alla faccia della coerenza, da una coalizione di centro destra prima ad una coalizione di centro sinistra poi. Il capitolo familismo, per quel che mi riguarda,  si ferma qui e il mio accenno alle liete trasferte di marito e moglie in giro per l’Italia o, come meglio le definisce proprio MICCIULLO alle gite fuori porta dei suoi genitori, era e rimane significativo di un modus disinvolto di gestire la cosa pubblica. Altro che brand. Solo qualche brandy serale può indurre qualcuno a disegnare Rossano come un girone infernale con rettili ed altri fantasmi. I numeri relativi a quel modo di concepire la cosa pubblica intendo però tuttavia richiamarli, perché pubblici e relativi alle risorse della collettività. Per l’estate 2012 la Giunta ANTONIOTTI ha speso un terzo di quei 151.828.00 euro gestiti dalla sua congiunta nell’estate del 2009 e sempre un terzo dei 153.380.00 euro del 2010, dei 122.050.00 del 2008. Fatti quattro conti in 5 anni solo per il brand estivo, l’assessorato al turismo dell’epoca ha speso cifre mostruose! Ma poi per fare cosa? Per mettere in piedi il nulla. Senza coerenza. Senza regole. Senza visione. Senza alcun rispetto della continuità storica di eventi importanti. Senza alcuna strategia vera e degna di questo nome in termini di comunicazione turistica. Una cosa sola ricordano tutti: il nome di Rossano ridicolizzato con epiteti fondati sul nulla (dalla Città dei Giovani a quella della Musica a quella della Danza etc.) che hanno soltanto determinato confusione e distorsione del messaggio. Ma quale brand?! Solo caos e improvvisazione deleteri. Spese ingenti per mini iniziative scollegate e sganciate tra loro. La presunzione di capire di tutto fa inciampare il capo gruppo sul tema complesso dell’agricoltura che, come è evidente, travalica scelte e competenze comunali, non si identifica né tanto meno si risolve attorno al barbecue, magari con un brandy finale. Siamo seri. Infine, sulla telenovela dell’elezione mancata o meno, stendiamo un velo pietoso, se davvero MICCIULLO è convinto che avrei avuto il benché minimo problema a cimentarmi in competizioni elettorali. Al giovane consigliere sfugge, del resto, che l’intera Giunta ANTONIOTTI è composta da membri esterni, nessuno dei quali eletto. Si tratta di prerogative del Sindaco e, più in generale, di un modo di concepire l’azione di governo di un ente locale, in termini di efficienza e capacità di incidere e decidere, più che come un clan di portatori di voti con un sindaco ostaggio di interessi familiari e con un comune immobile, come quello subito dai rossanesi dal 2006 al 2011. Era e resta, questa, la differenza profonda tra il centro destra ed il centro sinistra in questa Città. Sia più cauto il capogruppo e giri dentro Rossano e non altrove. Siamo disponibili a fornirgli una guida o le impressioni di commercianti rossanesi entusiasti di condividere una nuova stagione di progresso e crescita, nonostante la gravissima crisi in corso. Altrimenti al capo gruppo, giovane solo d’età, rischia di spuntare un lungo naso di legno, per le inesattezze volute che scrive”.