Salvi 3 tribunali calabresi su quattro: Rossano sarà accorpato a Castrovillari

Il Consiglio dei Ministri ritocca il provvedimento che ridefinisce la geografia giudiziaria: resteranno aperti i presidi «nelle zone ad alta densità mafiosa». Castrovillari, Lamezia e Paola continueranno a funzionare. Solo Rossano pagherà i tagli: fascicoli e udienze saranno dirottati sotto al Pollino. Confermato il taglio delle 220 sezioni distaccate.

   

Dietrofront sui tagli al tribunale. Il Consiglio dei Ministri, infatti, ha salvato soltanto tre calabresi su quattro: Paola, Castrovillari e Lamezia. Resta fuori, invece, il Palazzo di Giustizia di Rossano che sarà accorpato a Castrovillari. Il via libera al provvedimento, sulla revisione della geografia giudiziaria, è arrivato nella riunione del Governo di oggi (venerdì 10 agosto 2012): il testo definitivo prevede che i tribunali soppressi siano 31 anziché i 37 previsti in origine. Il Consiglio dei Ministri, secondo quanto trapelato, avrebbe tenuto conto «dell’importanza di quelle sedi giudiziarie che, nonostante le dimensioni ridotte del territorio, si trovano in zone ad alta concentrazione mafiosa». Confermata, infine, la soppressione delle 220 sezioni di tribunale distaccate, così come previsto in origine.

  

   Il Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, ha manifestato tutto il suo disappunto per quanto riguarda la chiusura del Palazzo di Giustizia di Rossano. “Il Consiglio dei Ministri – ha dichiarato il governatore Scopelliti – non ha preso in seria considerazione le decisioni assunte dalle Commissioni Giustizia, dei due rami del Parlamento, con una presa di posizione inaccettabile. Il tribunale di Rossano – afferma Scopelliti – paga una scelta miope e folle in cui, ancora una volta, la Calabria viene penalizzata, nonostante le difficili condizioni causate dalla presenza asfissiante della criminalità organizzata, per le decisioni altrui. La decisione del Governo è una scelta che, purtroppo, indebolisce, notevolmente, il rapporto tra Stato e cittadini. E’ molto grave che venga privilegiata la politica dei tagli indiscriminati che, in questo caso, mortifica questa nostra Regione.”

di Antonio Le Fosse